Works | Gian Piero Gasparini
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PROFUNDUM NIGRUM ET IN PROFUNDO EGO
CORPOGRAPHIES BY GIAN PIERO GASPARINI

 

The last series of paintings by Gian Piero Gasparini Profundum Nigrum is a lively centre, from which many lines irradiate: Matter – Body – Intimacy.
Painting is as sacred as the art of creating, expressed by the supremely physical process of putting paint on a canvas.
Profundum Nigrum could be read as a work in progress, a development, as physical as it is symbolic, of his journey as an artist. Through the saturation of the background and the exploration of the figure, we come to better understand the direction that brought him here and now, all through the previous works: Faces, Logo, Amerikaos, Street Heart. Starting from the colourful pop of universally recognisable faces and symbols, Gasparini now intensifies his work on the naked canvas, to then move his eyes and his hands onto the full body, in often cases (and in this series for the first time) his own. In virtue of this material and spiritual journey, the artist evolves therefore onto a universality of the most intimate feelings and sensations.
The stratification of Gasparini’s work expresses here the humanity of each and every individual: at the start the artist intervenes onto the blank canvas, by patching it up first, and blackening it afterwards, thereby preparing for the naked body an already wounded support, but which has also already received the needed care. The skin stands out from the dark, the muscle glistens; where the body tries to hide itself, there the light shines, as a beam, to illuminate every detail, every passion and emotion. The canvas and the body in the Profundum Nigrum series stand to symbolize the whole human condition (la Condition humaine, as per the writer André Malraux), seen today, but undoubtedly common through the revolving of time. Regardless of the undeniable scientific and technological progress that have simplified our lives, the question about the sense of life itself remains unanswered: that empty space is here filled by the shreds of canvas, the wounds, the marks we bare on our body and soul – and they are at once the injury as well as the medicament and the substance that constitutes our being human, physically and spiritually.
The artist has learned the lessons of the past and pays its unique and personal tribute to them: from Caravaggio to Klimt, Mucha and Dürer, Gasparini chooses the amber-coloured human figure to give shape and form to his contemporary expressionism. He gets his inspiration from a variety of cultural references, ones that have already been absorbed and metabolized by a universal culture, such as iconography as well as Blade Runner atmospheres: this seemingly paradoxical mash-up actually allows the public immediate fruition of the artist’s work and a glimpse into his most personal inner thoughts.
We can talk about “supercontemporary” not only because art always is contemporary, as a slogan would say, but also and principally because it is faithful to the present: the work of art, if it is such, needs to concern us all, it must tell a tale that can be (also) ours, and the artist, for his part, has to be able to renovate himself, without betraying his own essence or the present times, while respecting the past, with an eye already looking at the future.
In Gasparini’s artistic journey Profundum Nigrum represents a turning point: after a drunkenness of the visual body – either exhibited as direct medium of expression, or declined as subject/object of the various media representations – he now urges to feel its ineffability, without too many exclamation points.
Emanuele Beluffi

 

P.N. 56
cm 100×100 2015
P.N. 53
cm 50×50 2018
In Tempore belli 1
cm 90×90 2017
L’arte di Gian Piero Gasparini …
-L’arte serve a farsi delle domande, le domande essenziali sono poche, una di queste è perchè non possiamo fermare il tempo –

Pixellism-
La ritrattistica contemporanea della contemporanea società.

The last series of paintings by Gian Piero Gasparini Profundum Nigrum is a lively centre, from which many lLa serie LDV acronimo di Leonardo Da Vinci, e le opere ad essa affini, si compone di un gruppo di opere in cui l’artista analizza le varie e possibili interazioni tra la figura geometrica, spesso il cerchio, con soggetti iconografici della storia dell’arte rinascimentale, di cui Leonardo Da Vinci viene considerato, a buon titolo, come l’artista più emblematico. Una chiave di lettura del sottile parallelismo esistente tra il mondo della Matematica e il mondo dell’Arte, tra l’evoluzione del pensiero scientifico e del pensiero artistico, è sicuramente la Geometria. Tutte le Geometrie da quella euclidea a quella proiettiva, sino quella più formale che modellizza la nozione di “spaziocurvo” di dimensione arbitraria (Geometria Reinmanniana), presentano dei forti collegamenti con l’arte e possono essere adoperate come un metodo di lettura per leggere ed interpretare opere artistiche di ogni tempo. Concetti come la simmetria, e in particolare la prospettiva, possono guidarci nella comprensione dei vari linguaggi dell’Arte svelandoci le assonanze dello sviluppo storico ed interpretativo della realtà osservata e rappresentata. Nello stesso modo, in questo lavoro Gian Piero Gasparini ripercorre le tappe storiche che hanno portato alla costruzione e alla decostruzione della prospettiva e della simmetria, concetto quest’ultimo la cui origine si perde nel tempo e che ha assunto nelle varie epoche significati diversi : “armonia” e “proporzione” nel mondo e nell’arte antica; “uguaglianza delle parti” nell’accezione moderna – e che ha da sempre affascinato gli artisti nella realizzazione delle loro opere. Se l’Arte antica propone come “canone di bellezza” l’uso della teoria delle proporzioni; l’Arte moderna, al contrario, subisce il fascino di una simmetria “nascosta”: propone una rottura della simmetria e con essa un nuovo strumento per l’introduzione di nuovi linguaggi per l’arte. LDV e’ un ciclo di opere che può essere letto come una citazione del passaggio dalla staticità dell’Arte antica alla giusta rappresentazione spaziale e perfezione delle opere rinascimentali, all’evoluzione delle forme artistiche nel diciottesimo secolo (divisionismo, espressionismo, impressionismo), sino agli appartenenti alla corrente del “pixellismo”… corrente artistica nata negli anni 2000 con l’avanzare delle trasmissioni digitali.
LDV45cm 130x130 2018
LDV45cm
130×130 2018
Numbers n° 15
Numbers n° 15
cm130x130 2019
In tempore b
In Tempore Belli N.I
cm150x150 2020

Composition-

L’evocazione manieristica dell’artificio e l’animo umano.

Il mondo di Gian Piero Gasparini è sempre stato in continua evoluzione, P.N. (Profundum Nigrum) e le opere ad esso affini, rappresentano la novità sia per quanto riguarda la forte poetica sia per la fisicità dei soggetti rappresentati che conducono lo spettatore in un universo in cui emerge la volontà di fondere materia e corpo con un intimismo assoluto che rappresenta il ripiegamento interiore dell’essere umano. Secondo il filosofo tedesco Nietchze in pittura : “Non è possibile fare una riflessione sul corpo umano senza utilizare una immagine.” La serie comprende un ciclo di opere di diversa natura stilistica il tutto contraddistinto da una spiccata influenza Rinascimentale, dove Gian Piero Gasparini, artista figurativo contemporaneo, fa riferimento in numerose citazioni a maestri del passato, dando un grande apporto alla storia dell’arte e del pensiero. Coerentemente con la sua produzione precedente, troviamo anche in queste opere la particolare tecnica pittorica che contraddistingue tutto il percorso artistico degli ultimi dieci anni dell’artista e si tratta appunto di un forma di scomposizione dell’immagine realizzata con brandelli di tela. Una sorta di divisionismo, adoperata però ad un più vasto ambito di argomentazioni ed analizzata nel concetto stesso di frammentazione, sino alla frattura  e ricomposizione dell’opera stessa.
Il percorso ci porta all’interno di un dualismo tra intimità e sentimento in un continuo rimando all’arte sacra il cui riferimento è intuibile soprattutto per l’assenza dello stesso “soggetto sacro” avvero l’icona, quasi a volerne celebrare la fine perpetuarndonone solamente la mimetica e il gesto ; la sfera dell’intimità e il pudore. E’ il sentimento di un’apertura infinita, una sensazione universale dell’oggetto, in questo caso il corpo. […]La pittura, oltre che cosa sacra, è un fare ed è bene ricordare che passa attraverso una diretta espressione sensibile: l’atto del dipingere. Nel corso del tempo la biografia pittorica di Gian Piero Gasparini ha continuato ad evolversi in una progressiva accentuazione del segno e in una saturazione del fondo, che hanno dato alla serie Profondum Nigrum un’impronta rappresentativa dell’attualità di un tempo, il tempo pittura, essenzialmente in divenire e aperto a ulteriori inedite possibilità. Profundum Nigrum rappresenta dunque una novità, sia per la fisicità dell’inedita produzione artistica, che per il suo retroterra teorico: nuovi input che ci accompagnano nell’esplorazione di territori concettuali individuabili appunto nella sfera dell’intimismo e in quella della matericità……
P.N. 18 cm 80x100
P.N. 18
cm 80×100 2020
P.N. 19 cm 70x100 2020
P.N. 19
cm 70×100 2020
P.N. 52jpg
P.N. 52
cm 60×60 2019
P.N. 64.
cm 100×110 2020
P.N. 50
cm 80×180 2015
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